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Saluto della Madre Generale

 

Saluto della

Madre Generale

al convegno per

le formatrici

della nostra

famiglia religiosa. 

 

 

 

Carissime Sorelle,

 

è sempre con grande gioia trovarci assieme ed è con materno affetto che porgo a ciascuna di voi un caloroso benvenuto ed auguro che possiate trascorrere queste giornate di ascolto, di riflessione e di studio permeate dalla potenza dello Spirito Santo. Sono giornate, queste, che vanno vissute in un clima di serenità interiore, in un atteggiamento di attesa, che il Signore parla al cuore, lo Spirito agisca in ognuna e nella gioia della fraternità, segno dell’ideale che ci unisce.

Nel porgere il mio saluto a voi estendo il mio affetto anche alle consorelle delle vostre comunità, delle vostre Circoscrizioni.

E’ un saluto che vuole raggiungere:

 

Ø      le sorelle della delegazione “Nostra Signora della Guardia” rappresentata dalle consorelle provenienti dall’Italia, dall’Albania e dal Rwanda; 

Ø      le sorelle della Provincia “Nossa Senhora do Rogate” rappresentata dalle consorelle provenienti dal Brasile e dalla Bolivia;

Ø      le sorelle della Zona ispanica con la consorella proveniente dalla Spagna;

Ø      le sorelle della Delegazione “Our Lady of Divine Zeal” rappresentata dalle consorelle provenienti dalle Filippine e dall’Indonesia;

Ø      le consorelle della Korea, rappresentate dalle formatrici delle diverse tappe di formazione;

Ø      le sorelle della Zona indiana rappresentata dalle consorelle provenienti dall’India;

Ø      le consorelle del Cameroun.

 

Tutto l’Istituto è davvero qui presente spiritualmente e anche rappresentativamente con la vostra presenza e per questo, innanzitutto, rendo lode al Signore mentre esprimo anche la mia gratitudine alle Superiore e alle Consorelle che con il loro aiuto hanno reso possibile la vostra presenza in questa sede.

Avviamo i lavori di queste giornate di studio con la consapevolezza che “il rinnovamento degli Istituti religiosi, della loro consacrazione e missione, dipende principalmente dalla formazione dei membri” (cfr PI 13).  Questa affermazione, convalidata anche da ciò che dice l’esortazione apostolica “Vita Consacrata” circa la “decisiva importanza della formazione” (VC 65), esprime un convincimento di cui, sono certa, tutte condividiamo:  in questo nostro tempo, in cui si intrecciano cambiamenti sociali, culturali ed ecclesiali (vedi il bisogno di una maggiore identità della vita consacrata, man mano che si riscopre il valore e la complementarietà di tutte le altre vocazioni), a cui si aggiungono cambiamenti interni alla nostra famiglia religiosa, in particolare il decentramento e  l’internazionalità, diventa prioritario preparare formatrici che, convinte dei valori religiosi e carismatici dell’Istituto, sappiano formare le giovani a una profonda e sentita spiritualità, che sia espressione unitaria di una chiara identità carismatica.

 

Importanza della formazione delle formatrici

 

           In un tempo in cui la nostra famiglia religiosa si va configurando sempre più nella sua realtà internazionale, è necessario promuovere una condivisa fedeltà dinamica al carisma dato dallo Spirito al nostro Santo Fondatore e favorire l’unità di orientamenti formativi pur nel rispetto delle realtà locali, così che emergano, in ogni parte dell’Istituto, le connotazioni peculiari che formano l’identità della Figlia del Divino Zelo.

 

L’ultimo Capitolo generale ha molto insistito sull’importanza della formazione, continua e nelle tappe iniziali, e ha proposto una scuola per le formatrici dell’Istituto che alla luce dei contenuti carismatici potesse tracciare itinerari formativi comuni per coniugare unità e rispetto delle realtà locali, e pervenire a una cultura della Figlia del Divino Zelo che nella Chiesa locale sappia portare la ricchezza dei valori della vita consacrata secondo la spiritualità del Rogate.

Le nuove vocazioni che bussano alle porte della vita consacrata presentano profonde diversità e necessitano di attenzioni personali e metodologie adatte ad assumere la loro concreta situazione umana, spirituale e culturale. Per questo è necessario mettere in atto un discernimento sereno, libero dalle tentazioni del numero o dell'efficienza, per verificare, alla luce della fede e delle possibili controindicazioni, la veridicità della vocazione e la rettitudine delle intenzioni.

E’ fondamentale pertanto la preparazione di formatrici, capaci di sapere stare in ascolto dello Spirito e che in prima persona vivono la sequela radicale di Cristo e le esigenze profonde della santità; formatrici che con la loro vita innanzitutto e poi con le tecniche di accompagnamento possono riuscire a formare  candidate capaci di dare risposte generose al Signore che le chiama e iniziarle alla sequela radicale di Cristo secondo il carisma e la spiritualità del Rogate.

L’impegno del nostro Istituto

 

Il nostro Istituto ha sempre dato grande importanza alla formazione: nel 1995, dal 10 al 25 settembre, a Roma, è stato realizzato il I convegno internazionale sul tema “ La formazione delle Figlie del Divino Zelo di fronte alle sfide della fine del secondo millennio”, in tale occasione si auspicava, pur riconoscendo i vantaggi dell’esperienza di internazionalità e di accostamento agli ambienti di origine della Congregazione proprio agli inizi del cammino formativo, di poter avere più mezzi  e persone per operare la formazione iniziale nelle rispettive terre di origine; di poter attuare una formazione per una più intensa vita spirituale e che “promuovere e qualificare la formazione è il compito più grande di tutte le Superiore” così come indicava il sinodo del ’94 sulla vita consacrata.

Nel 2003, dal 9 al 16 dicembre, il II convegno internazionale svoltosi presso i padri Redentoristi, a Roma, focalizzava la necessità di incontrarsi dalle varie parti del mondo per “verificare la nostra capacità formativa alla luce del carisma e riprendere il cammino con rinnovato vigore ed entusiasmo”.

Negli anni intercorsi tra un convegno e l’altro fino ad oggi, alcune consorelle hanno avuto la possibilità di frequentare nelle proprie chiese locali scuole per formatrici, altre hanno avuto l’opportunità di frequentare a Roma, il corso all’UPS, così come anche la scuola triennale dell’EDISI.

Tutto questo sicuramente ha contribuito a dare una preparazione alle formatrici delle varie tappe iniziali per una formazione basilare sia nei contenuti che nella metodologia.

Una scuola per formatrici FDZ

Il presente raduno che si presenta come scuola per formatrici, riservato alle formatrici delle tappe iniziali fino allo juniorato, in ottemperanza a quanto il Capitolo ha proposto, è sorto dall’esigenza di offrire alle formatrici l’opportunità di confrontarsi con gli elementi della spiritualità e della storia dell’Istituto perché possano caratterizzare le varie tappe formative così che, pur nella diversità di luoghi e culture, si possa attuare un comune cammino formativo che conduce a formare l’identità della Figlia del Divino Zelo. Riconosciamo che la finalità proposta è impegnativa e forse  riusciremo a realizzarla solo in parte, ma è un tentativo che vogliamo operare per costruire insieme una strada fatta di ideali condivisi in modo che, in qualunque parte del mondo ci troviamo, si possa esprimere lo stesso volto della Figlia del Divino Zelo, la comune identità che esprime la pienezza di una vita dedicata ai piccoli e ai poveri, alla messe, agli operai per il Regno in dimensione orante.

Le giovani hanno bisogno di essere stimolate agli ideali alti della sequela radicale di Cristo e alle esigenze profonde della santità, in vista di una vocazione, che li supera e forse va al di là del progetto iniziale che li ha spinte ad entrare in un determinato Istituto. La formazione, perciò, dovrà avere le caratteristiche di saper parlare ai loro cuori con la stessa passione con cui Cristo parlò ai primi discepoli perché il loro cuore possa saper accogliere il comando di Cristo che infiammò tanto tempo fa il cuore di un giovane, Annibale Maria, e di una ragazza di un piccolo paese dei monti etnei, Maria Majone.

Pertanto anche se le giornate non seguono una logica delle tematiche per la difficoltà dei relatori di poter venire nei giorni stabiliti, tuttavia l’impianto dell’intero corso ha questa finalità: offrire contenuti, principi dottrinali, storici e carismatici per poter, attraverso l’apporto vostro, personale e di gruppo, tracciare itinerari e additare mete formative che possano riaccendere in voi la passione, la passione di chi si fa compagno di strada per condurre le giovani a Cristo e di chi vuole additare alle giovani la bellezza di una vita che arde e allora  potremo dire col salmista: ”Lo zelo della tua casa mi divora” .

La scuola inizia con l’importanza dell’accompagnamento (Padre Mihaly Szentmartoni), a cui fanno seguito gli elementi che costituiscono l’identità della vita consacrata della Figlia del Divino Zelo (don Giuseppe Roggia). La biblista Bruna Costacurta, ci farà gustare il Rogate, come parola divina presente nella storia della salvezza e che costituisce la sorgente della nostra identità carismatica. Padre Annibale e Madre Nazarena,  docili strumenti nelle mani di Dio ci verranno presentati nel loro ministero di Formatori, ci confronteremo con la loro esperienza all’inizio travagliato della nostra storia istituzionale.

La seconda parte della scuola presenta giornate dedicate ad alcuni aspetti della nostra vita che toccano sia la spiritualità (Mistica e ascetica del rogate, trattato dalla Madre generale, La preghiera della Figlia del Divino Zelo, trattato da sr Rosa Graziano) così anche l’aspetto direttamente apostolico della nostra vocazione (Sr Sineide e Sr Teolinda), nel confronto interculturale (padre Vito del Prete).

La terza parte, dopo l’udienza dal Santo Padre, svolgerà gli aspetti più prevalentemente dottrinali del carisma che saranno trattati da padre Zamperini e da padre Silvano Pinato, una giornata infine sarà dedicata all’uso dei mass media nella formazione.

Ogni relatore indicherà i modi per farvi approfondire i contenuti presentati. I vostri lavori saranno preziosi perché saranno parte integrante della scuola che arricchirà il patrimonio formativo, il vostro e quello di altre consorelle.

Fra poco vi sarà consegnata la Ratio, rivista e aggiornata, secondo le indicazioni date nell’ultimo convegno, perché possiate leggerla e dare il vostro apporto. La scuola si concluderà con una sintesi che potrà essere espressa tramite un documento finale che focalizzi il cammino fatto e le priorità acquisite, con comuni orientamenti.            

Guardiamo a Maria, Madre e Maestra per ciascuna di noi. Lei, la prima Consacrata, ha vissuto la pienezza della carità. Fervente nello spirito, ha servito il Signore; lieta nella speranza, forte nella tribolazione, perseverante nella preghiera; sollecita per le necessità dei fratelli (cfr. Rm 12,11-13). In Lei si rispecchiano e si rinnovano tutti gli aspetti del Vangelo, tutti i carismi della vita consacrata. Ci sostenga nell'impegno di questi giorni, così da poter invocarla con pienezza: “Nostra Divina Superiora e Madre”.



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