Don Massimo Naro ha iniziato il suo intervento delineando quattro caratteristiche della Madre M. Nazarena Majone: la sequela al Cristo povero e obbediente; l’illimitata fiducia nella preghiera; il sacrificio per le vocazioni e l’amore per gli orfani. Il relatore ha usato un approccio storico teologico alla spiritualità della Madre M. Nazarena, che ci mostra il volto di Dio visto dal santo.
Madre M. Nazarena, in virtù del suo rapporto intimo con Dio, manifesta la maternità e la tenerezza di Dio. Ella è una donna che ha parlato con Dio, perciò Dio parla a noi tramite lei. Nella sua vita emerge una straordinaria attitudine all’obbedienza, in quanto è il riflesso dell’obbedienza di Gesù al Padre.
Normalmente la preghiera è legata alla devozione, tuttavia nella sua preghiera personale e intima emerge l’eco biblica. Ella è teologa in quanto la sua conoscenza di Dio nasce dalla sua relazione personale con Lui. Vive l’orazione come l’atto segreto della ragione che penetra il mistero.
Madre M. Nazarena afferma che la santità è affare di Dio. Suggerisce di pensare che Dio ci contempla così tutto ciò che faremo sarà fatto bene. Invita ad ascoltare e vedere noi stessi e gli altri con gli occhi e le orecchie di Dio. Insegna la carità come la preghiera muta. Il relatore ha sottolineato che ognuno di noi è un pezzo di carne su cui può riflettersi Dio, così come è avvenuto in Madre M. Nazarena.
Il santo è la Parola che riecheggia nel tempo e nel luogo, quindi in madre Nazarena emerge il Vangelo vissuto in un pezzo di storia concreta. (Suor M.Marcella e Suor M.Sabina)