L’India contemporanea è un Paese di contrasti schiaccianti, di ricchezze che convivono a stretto contatto con la più assoluta miseria, di pratiche agricole primitive e di industrie tecnologiche all'avanguardia, di grandi metropoli cosmopolite e di minuscoli villaggi la cui esistenza è spesso minacciata da catastrofi naturali e carestie.
Nella diversità dei contrasti esiste un qualcosa di estremamente indiano che va oltre le separazioni, creando uno stretto legame che attraversa tutto il territorio, unendo le varie comunità ed etnie presenti: è la cultura indiana.
Da millenni è la base tradizionale su cui è appoggiata l'organizzazione sociale di un'immensa area che, nonostante i lunghissimi periodi di dominazione straniera, ha saputo mantenere almeno nelle sue componenti maggioritarie, i precetti culturali contenuti nei testi vedici e nei successivi testi religiosi.
La vita quotidiana è intrecciata alla religione in modo inscindibile e totale.
L'organizzazione della società in caste, la definizione dei rapporti tra uomo e donna, la condotta di vita ed i suoi valori sono tutte codificazioni che hanno imposto un substrato unitario che, anche nella diversa appartenenza religiosa, ha comunque influenzato fortemente lo sviluppo culturale e sociale dell'intero subcontinente indiano.
Nonostante una forte ed evidente spinta verso la modernità, l'India rimane bilanciata dalle tradizioni millenarie, resistenti al tempo ed al passaggio della storia.
Bharat, Bharat Juktarashtra
Repubblica dell’India
Popolazione: 1.096.917.184
Superficie: 3.287.29 kmq
Capitale: New Delhi
Moneta: Rupia Indiana
Lingua: Hindi, inglese 23 lingue ufficiali
Eroe Nazionale: Mahatma Gandhi
Primo Presidente: Jawaharlal Nehru
Motto: Solo la verità trionfa
Stato
Nome ufficiale: Bharat Juktarashtra
Divisione amministrativa: 25 Stati e 7 Unioni territoriali
Governo: Repubblica Federale; Organo Legislativo Bicamerale: Consigli degli Stati (250 membri) e Casa del Popolo (545 membri)
Capitale: Delhi / New Delhi, oltre 14.000.000 di abitanti
Altre città: Bombay / Mumbai, oltre 8.000.000 di abitanti; Calcutta, 13.000.000; Bangalore, oltre 6.000.000, Hyderabad, oltre 6.000 abitanti.
Festa Nazionale: 26 gennaio, Repubblica (1950); 15 agosto, Indipendenza (1947)
Società
Popolazione:
L’India è il secondo paese al mondo per numero di abitanti. Dei 400 milioni di persone con meno di 18 anni, circa un quarto aveva meno di cinque anni di età nel 2005. Gli indiani costituiscono una molteplicità di etnie e di culture; la maggior parte discende dai popoli indoeuropei che crearono la civiltà vedica. Nel Nord è visibile l'influsso delle invasioni arabe (VII- XIII secolo) e mongoliche ( XII secolo). Nell'altopiano del Deccan, nel centro e nel sud, predominano le popolazioni di stirpe dravidica.
Gruppi etnici: Indoari 72%, Melanidi 25%, Mongolidi 3%
Parametri di sviluppo umano: Aspettativa di vita: anni 63,9 (2000-2005)
PNL pro capite: $ 480 (2002)
Alfabeti: 57% della popolazione adulta (2000)
Mortalità sotto i 5 anni: 93 su 1.000 nati vivi (2002)
Malnutrizione: 47% sotto i 5 anni (1995 - 2002)
Medici: 48 ogni 100.000 abitanti (2002)
Povertà: 34,7% della popolazione con meno di I $ al giorno (2002)
L'India è al 128° posto della classifica mondiale su 177 Stati, con un indice medio-basso (0,619) di sviluppo umano, nonostante i parametri positivi di crescita, appena sotto la Guinea Equatoriale, prima dei Laos e della Cambogia.
Contesto socio economico:
Negli ultimi 20 anni la percentuale delle persone, in termini assoluti, che in India vive in condizioni di povertà è diminuita. Tuttavia, l'aumento della popolazione non ha determinato variazioni nel numero totale dei poveri: quasi trecento milioni di indiani vivono al di sotto della soglia della povertà, sprofondando nella miseria assoluta. La condizione della povertà varia nelle diverse divisioni amministrative dove, ad esempio nell'Orissa, un indiano su due è povero o misero.
II sistema delle caste ha privato i Dalit, gli intoccabili, dei benefici dello sviluppo a causa dell'intoccabilità, perpetuando antiche pratiche di discriminazione collegate a tradizioni socio-religiose millenarie. Circa il 90% dei posti di lavoro è nel settore informale ed il lavoro minorile è in costante crescita. Conseguenze delle riforme economiche sono la sottoccupazione e la femminilizzazione della forza lavoro. La gran parte della popolazione, soprattutto nelle aree rurali, non ha accesso ai servizi sanitari di base.
Religione: induisti, 83%; musulmani, 11%; cristiani, 1%; buddisti, 0,5% e altri.
Induismo: è la più antica delle principali religioni del mondo e, con più di 900 milioni di fedeli, è attualmente la terza più diffusa dopo il Cristianesimo e l'Islam. Nel 1966 la Corte suprema dell'India ha definito il quadro della "fede indù" sui seguenti principi:
- l'accettazione rispettosa dei Veda (libro sacro dell'Induismo), come la più alta autorità riguardo agli argomenti religiosi e filosofici e l'accettazione rispettosa dei Veda, da parte dei pensatori e filosofi indù
come base unica della filosofia indù.
- lo spirito di tolleranza,
- l'accettazione, da parte ciascuno dei sei sistemi di filosofia indù, di un ritmo dell'esistenza cosmica che conosce periodi di creazione, di conservazione e di distruzione; periodi o Yuga (reincarnazione), che si succedono senza fine.
Geografia
Paesi confinanti: Pakistan ad OVEST, Cina, Nepal e Bhutan a NORD, Myanmar (ex-Birmania) e Bangladesh ad EST
Fiumi principali: I maggiori fiumi dell'India sono quelli che hanno dato vita alla piana indogangetica, la più vasta pianura alluvionale del mondo tropicale.
Tra essi vanno menzionati in particolare: Indo (anche lndus) in sanscrito (Sindhu), fiume dell'Asia meridionale, che nasce nel Tibet occidentale, dalla confluenza dei torrenti glaciali provenienti dall'Himalaya, a più di 5000 m di altezza. I principale affluenti dell'Indo sono i fiumi Sutíej, Ravi e Chenab. Il suo bacino ha una superficie di 1.165.500 km2, L'Indo è un'importante arteria di comunicazione, ma soprattutto svolge un ruolo essenziale per l'agricoltura delle regioni che attraversa, caratterizzate da un clima arido; le acque del grande fiume irrigano infatti più di otto milioni di ettari di territorio. La valle dell'Indo riveste una notevole importanza dal punto di vista storico: fu infatti, tra il III e il II millennio a.C., la culla della civiltà della valle dell'Indo, una delle più antiche culture della storia insieme a quelle fiorite in Mesopotamia e nell'antico Egitto.
Brahamaputra (in sanscrito il nome significa "figlio di Brama), è uno dei grandi fiumi dell'Asia meridionale, lungo circa 2900 Km e con un bacino idrografico di 670.000 K MA , nasce nel Tibet sudoccidentale. Le pianure irrigate dal Brahmaputra producono abbondanti raccolti di riso, iuta e senape. In anni recenti l'erosione dei suoli, causata dalla deforestazione nelle valli del Tibet e dell'India nordorientale ha provocato frequenti e vaste inondazioni della regione deltizia nel Bangladesh.
Gange (hindi Ganga), fiume dell'India e del Bangladesh, il maggiore del subcontinente indiano, nasce nell'Himalaya meridionale. Il bacino del Gange, una delle regioni più fertili e più densamente popolate del mondo, occupa una superficie di oltre I milione di Km. A circa 16 Km dalla sorgente è situato Gangotri, il primo dei numerosi templi che sorgono sulle sue rive, tradizionale meta di pellegrinaggio.
Nella regione del Bengala il Gange si divide in numerosi rami, tra cui lo Hoogly, il più occidentale e il principale canale di navigazione, su cui sorge la città di Calcutta.
Il Gange è considerato dagli indù un fiume sacro e il bagno nelle sue acque è ritenuto uno dei riti di purificazione più importanti dell'Induismo. Numerose cerimonie religiose hanno luogo nelle città situate sulle sue sponde, in particolar modo nella città sacra di Varanasi o Benares.
Clima: L'ampia estensione e la complessa conformazione del territorio indiano fanno sì che il paese presenti condizioni climatiche estremamente diversificate. L'intera regione indiana rientra tuttavia nel domino del clima tropicale monsonico e le variazioni maggiori si legano all'altitudine e alla distanza dal mare.
Monsone: l'India è attraversata dal Tropico del Cancro che divide grossomodo la sua parte peninsulare da quella continentale, quindi gran parte del paese si trova nella zona dei grandi deserti tropicali. Ciò che permette di sfuggire al clima desertico è la presenza del sistema dei monsoni. In India le diversità climatiche tra i vari periodi dell'anno e tra le varie regioni dipendono, infatti, non dalle stagioni ma dalla durata e dall'abbondanza delle piogge monsoniche. In queste zone la stagione è scandita dal monsone e la vita è organizzata in base all'alternanza tra pioggia e stagione secca. Questo termine è allo stesso tempo il nome del vento, delle piogge e dell'evento climatico più violento del pianeta.
Geografia Politica: L'India è una federazione di stati con parlamenti e governi autonomi. È costituito da 25 stati principali e 7 territori, fra cui quello della capitale, Nuova Delhi, ognuno di essi suddiviso in distretti. In alcuni stati i distretti sono riuniti in divisioni che rappresentano così il secondo livello amministrativo di questi stati. Dopo l'indipendenza il governo Nerhu si è impegnato in due obiettivi: la lotta per la decolonizzazione e quella per la modernizzazione della società indiana. Per attuare tale programma, nel 1950 ha soppresso più di 500 regni e principati, tra cui il Kashmir; è stata quindi realizzata una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare. Nel 1956 fu imposto I'hindi come lingua ufficiale e per attuare pienamente questa politica si orientò sul modello di grande tolleranza e neutralità per le minoranze religiose, politiche e sociali, proclamando l'unione indiana come uno stato aconfessionale.
Risorse del Territorio: Povera di petrolio e gas naturale, l'India dispone di ricchi giacimenti di carbone, ferro, cromo, bauxite e sale. Sono molto diffuse, per la produzione di energia elettrica, le centrali termoelettriche, che contribuiscono alla produzione dei 4/5 dell'energia totale. Al secondo posto vi sono quelle idroelettriche (17% circa).
Industria: L'industria più sviluppata in India è quella siderurgica e tessile con una forte crescita di quella automobilistica e farmaceutica; negli ultimi anni hanno acquisito importanza anche le industrie ad alta tecnologia (aeronautica). La forma più diffusa però è la piccola industria a conduzione familiare anche se esistono grandi imperi multinazionali come quello della famiglia di industriali TATA. L'India è uno dei primi paesi al mondo nella produzione di software ma diffusissimi inoltre sono i call center, di società occidentali e back office di banche e assicurazioni. L'India è inoltre uno dei paesi detentori della bomba atomica. La sua industria negli ultimi anni sta compiendo passi gigante, stabilizzandosi dl 2002 ad una crescita annua del 7-8%. Tutto ciò è da ricercarsi soprattutto nella forza lavoro a basso costo.